mercoledì 26 settembre 2018

Themyscira e prudenza.

L'isola di "Themyscira" [secondo il mondo immaginario dei fumetti DC comics] (Temiscira) è, secondo il mito greco, la città delle amazzoni (nel film diviene un'isola).
"Sii prudente nel mondo degli uomini. Loro non ti meritano".
Parole sante. Nonostante tutto, non riesco a comunicare decentemente nel mondo dei grandi uomini. Suggerimenti?
Posseggo il medesimo spirito vitale che avevo a dieci anni. Molti dichiarano il loro mutamento interiore, cancellano il passato o ne seppeliscono la memoria.
Perché? Esiste il mito del nulla così come narrato da Ende nella storia infinita. Ma non è sufficiente. Ricordo la mia amica Nicole di dieci anni scagliarsi con impeto amazzone contro ogni oscillazione etica,senza rigurgiti esistenzialistici o conformità culturali. Ora anche lei è cresciuta; dove è andata la disposizione d'animo? Ancora ci parlo,comunque.
Alla guerra, ma altrove. Ma non per me.
Quale uomo combatte contro il suo popolo? Non è il mio popolo. Perché allora vesti i loro colori? Perché costretto. E così mi ritrovo, nonostante tutto il tempo passato, camminante presso la linea che separa quel popolo di uomini, i quali quasi mai comprendo - dall'altrove. Quanto resisterò ancora?

"Io sono Diana di Themyscira, figlia di Ippolita, regina delle amazzoni; in nome di tutto ciò che è bene: l'ira verso la gente di questo mondo è estinta." E sia.




martedì 18 settembre 2018

vita e morte

Il mio blog è rimasto fermo per quasi cinque anni. Ora pazientemente torno a scrutare la blogosfera,cercando,ascoltando e lasciando commenti. Ma molti, troppi blogs sono stati rimossi,cancellati dal tempo e dalle vite altrui. Sono morti. Altri sono come addormentati,perduti. Frammenti di vite,sogni interrotti, vite mescolate al tempo ed allo spazio di una rete che sogna senza fermarsi.
E' come se il nulla avesse inghiottito lo sviluppo dei pensieri di questi universi spezzati. A tutti loro dedico il finale di mad max 3, oltre la sfera del tuono.

"Gli anni passano rapidamente e giorno dopo giorno abbiamo fatto la nostra storia raccontando la nostra leggenda. Ma questa non è la storia di uno, è la storia di tutti noi. E voi dovete ascoltare, e ricordare. Perchè voi oggi ascoltate e domani racconterete ai nuovi nati. Io ora guardo dietro di noi nella nostra storia passata, vedo noi cominciare il viaggio verso casa e ricordo come arrivammo qui e quanto fummo felici perché vedemmo come era una volta. Abbiamo guardato. Abbiamo capito di avere ragione. Quelli del passato avevano il sapere, cose aldilà dell'immaginazione, anche aldilà dei nostri sogni. Il tempo passa e continua a passare e ora sappiamo che ritrovare il segreto di quello che si è perso sarà difficile. Ma questa è la nostra strada e noi dobbiamo seguirla. E nessuno sa dove porterà. Comunque ogni notte ripeteremo la nostra storia per ricordare chi eravamo e da dove siamo venuti. Ma soprattutto noi ricorderemo l'uomo che ci trovò, quello che venne per salvarci. E noi illumineremo la città, non solo per lui, ma per tutti quelli che non sono ancora qui. Perché sappiamo che verrà una notte in cui loro vedranno una luce lontana e torneranno a casa"


apepam e la sua musica

Visitando il blog di apepam (apepam.blogspot.com) per lasciarle una poesia di Antonia Pozzi (e informarla della nuova vita del mio blog) ho ascoltato questo meraviglioso tema musicale. A voi il commento.


antonia pozzi, poesie

Sgelo

Del bianco urlo fu colma
la valle.
Trafugò l'inverno
nelle segrete grotte il suo morto,
a rosse torcie,
a vive braccia umane protese.
Forse una chiesa di ghiacci azzurri
l'accolse,
d'eterno sonno illuso
s'adagiò nel pallore delle volte
il perduto.
Ma già dai valichi nasce il volo
primaverile sulla neve,
alle profonde soglie il torrente
gonfio preme
coi soffi della terra.
Cupo ascolta l'inverno
nella tomba
crescere echi di lontani crolli:
il fumo delle torcie sfiorerà
tra breve
gli occhi sepolti.
10 maggio 1935

audio e giudizio


Eccomi entrare in un bar ove sono solito consumare caffè e pasta, solitamente dopo la lettura delle assurdità quotidiane nei maggiori quotidiani disponibili gratuitamente in biblioteca (ricordo a tutti come il sottoscritto battesse le biblioteche già a dodici anni discutendo di filosofia con l'amichetto compagno di classe); a proposito avete mai disposto le vostre letture dei quotidiani in biblioteca? E' da farsi. Pensateci magari se avete la biblioteca poco distante dal vostro politico domicilio.
E dunque, dicevo, eccomi entrare nel bar con le cuffie e lo sguardo chiaro e piano ai dolci quotidiani in offerta. Cosa c'è di strano? Il barista giovincello - si tratta di un esercizio a conduzione familiare (ma le condotte, come le condutture, possono facilmente guastarsi) - chiede il contenuto audio previo riscontro del mio interesse e subito afferma con sicurezza "ascolti le partite di calcio?" . Ora il giovincello già ha avuto diverse occasioni per saggiare quale genere di persona io sia - vedi i commenti critici sempre espressi durante la lettura dei quotidiani nel di lui locale tra un sorso di caffè ed un morso al diplomatico di turno; ma evidentemente per causale convergenza d'ingegno o volontà o per impatto di quieta disperazione o semplicemente per compatta abitudine - ecco ch'erra in sommità di proposito e giudizio.
Così, dopo averlo inquadrato o forse squadrato senz'altro proferire, riferisco l'oggetto del flusso audio che interessa per primo il mio intelletto e per secondo il propriamente definito canale uditivo: "Sto ascoltando la peste di Albert Camus, uno scrittore francese". E subito reprimo gli improperi pur dovuti. Perché un matematico come me non può uscire dalla biblioteca ascoltando partite di calcio. Ma forse tutto questo inciso non può incidere che la crema pasticcera quivi già contestualmente presente - e non già la dura pietra di certuni per figurazione.

giovedì 13 settembre 2018

Signorina Else

Voglio dedicare questo post alla figlia di Arthur Schnitzler - Lili - suicida a 19 anni nel 1928, due anni dopo la pubblicazione del racconto signorina Else. 
Non conoscevo Schnitzler. Per caso ho acquistato l'audiolibro letto da Alba Rohrwacher che già avevo ascoltato recitare Il buio oltre la siepe e l'eleganza del riccio (in coppia con Anna Bonaiuto).
Amo la voce di Alba Rohrwacher. Questo per sottolineare il mio amore per le storie raccontate. Per gli audiolibri che in Italia - ma solo in Italia - sono perlopiù odiati o mal tollerati. Mi riservo di esaminare le ragioni di tale odio in un altro post. Perché amo gli audiolibri? Semplicemente perché ricordo le favole lette da mia nonna. Oggi pochi bambini - e adulti - possono permettersi qualcuno capace di raccontare loro una storia. Capacità e desiderio. Noi italiani abbiamo i migliori doppiatori cinematografici. E potrete sicuro apprezzare certe letture, posto l'inciampo del cuore, della mente e della vita che scorre.
E' sempre possibile abbinare l'ascolto con la lettura del testo da cui l'audiolibro è stato creato (ci avete mai pensato?).
"[...] Dove vado? Cosa mi sta accadendo? Calano le tenebre. Com'è bella,com'è quieta quest'ora! Più nessuno in giro. Sono tutti a tavola. Telepatia? No,non è telepatia. Ho sentito il gong poco fa. Dov'è Else? , si starà chiedendo Paul. Se non mi vedono puntuale all'entrée, si allarmeranno. Mi faranno chiamare in camera. Cos'è accaduto ad Else? E' sempre così puntuale. Anche i due signori presso la finestra si chiederanno dov'è mai finita la bella fanciulla dai capelli biondi coi firflessi di fiamma. E Herr von Dorsday avrà paura. E' un vile, non c'è dubbio. Non si agiti, Herr von Dorsay,non le capiterà nulla. Lei mi disgusta. Basterebbe una sola parola e lei,domani sera,sarebbe un cadavere. Se mi confidassi con Paul,la sfiderebbe a duello. Ma io le faccio grazia della vita, Herr von Dorsday. [...] Chi mi piangerà quando sarò morta? Oh, come vorrei essere morta! La camera ardente nel salone, le candele che ardono. Dodici lunghe candele. E il carro funebre già in attesa di sotto. Con la gente che si accalca all'ingresso. Quanti anni aveva? Solo diciannove? Possibile? Pensi..suo padre è in carcere. Perché si è uccisa?Si era innamorata di un tipo poco raccomandabile. Ma cosa dice mai? Era incinta. No, è precipitata dal Cimone. E' stata una disgrazia. Buon giorno, Herr von Dorsday, anche lei vuole rendere gli estremi onori alla piccola Else? [...]"
Esistono diverse traduzioni del testo ma io amo particolarmente quella di Enrico Groppali.
Il testo è ideale per il teatro. Numerose sono le disposizioni teatrali.
Credo di poter condividere certi sentimenti di Else. Ma dove ho messo il mio Veronal? E sia.

Delizioso disordine

Nel mio studio aumenta inesorabile il delizioso disordine. Ancora più libri e ho comprato una nuova tastiera  (vendute la roland rd 170 e una orla poco felice), una yamaha economica e soprattutto trasportabile e con amplificazione incorporata. Da segnalare il toner per la mia vecchia (ma sempre perfetta) stampante laser hp laserjet p 1005 pagato 9.90 euro in uno store cinese e la tavoletta grafica economica ma funzionale perixx peritab 302 che utilizzo insieme alla lavagna classica per matematica (e utilizzerò in futuro per costruire video di matematica da caricare su youtube, vista la scarsa disponibilità di materiale chiaro di livello universitario e post-doc).
Delizioso disordine, infine.