lunedì 27 agosto 2018

Antonia Pozzi

Antonia Pozzi (Milano 13 febbraio 1912- Milano 3 dicembre 1938) è stata una poetessa e fotografa. Eugenio Montale ne riconobbe il talento. 
Si suicidò nel prato antistante all'abbazia di Chiaravalle, inghiottendo barbiturici. La ragazza che avrei certo sposato, come si sposa una causa senza causali convergenze.
Esistono un cine-documentario della regista romana Marina Spada, Poesia che mi guardi; e il film sulla sua vita intitolato "Antonia" di Ferdinando Cito Filomarino con Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi.
Il film è visionabile in streaming dal sito raiplay (https://www.raiplay.it/video/2018/02/Antonia-98827188-30f5-4969-9431-408746467fdf.html).
 Esiste un corpus di tutte le sue opere (poesie,diari,lettere) :Tutte le opere, a cura di Alessandra Cenni, Garzanti, Milano, 2009
In alternativa per i ghiotti dell'istante presente è possibile scaricare la raccolta di tutte le sue poesie, Parole, dal sito libgen.unblocker.cc.
E io, nonostante tutto ed in barba alle numerose professioni del cavarmi dalle questioni del mondo, permango infine ancora: epperò ingiustizia per i sentimenti.

Canto della mia nudità
Guardami: sono nuda. Dall’inquieto
languore della mia capigliatura
alla tensione snella del mio piede,
io sono tutta una magrezza acerba
inguainata in un color d’avorio.
Guarda: pallida è la carne mia.
Si direbbe che il sangue non vi scorra.
Rosso non ne traspare. Solo un languido
palpito azzurro sfuma in mezzo al petto.
Vedi come incavato ho il ventre. Incerta
è la curva dei fianchi, ma i ginocchi
e le caviglie e tutte le giunture,
ho scarne e salde come un puro sangue.
Oggi, m’inarco nuda, nel nitore
del bagno bianco e m’inarcherò nuda
domani sopra un letto, se qualcuno
mi prenderà. E un giorno nuda, sola,
stesa supina sotto troppa terra
starò, quando la morte avrà chiamato.
Palermo, 20 luglio 1929

Nessun commento:

Posta un commento