mercoledì 3 ottobre 2018

favole cinematografiche

"Ragion per la quale, stasera te ne raccontrerò una nuova. Una storia del nostro popolo e i miei giorni di battaglia. Così finalmente capirai perché la guerra non è mai auspicabile."

"Anni or sono, all'alba dei tempi,quando tutta la storia era ancora un sogno,
gli dèi governavano la terra. Zeus era il re. Zeus creò degli esseri sui quali gli dèi governavano. Esseri fatti a sua immagine. Giusti e buoni. Forti e impetuosi. Chiamò la sua creazione uomo. E il genere umano era buono. Ma il figlio di Zeus era invidioso del genere umano. E cercò di corrompere la creazione del padre. Costui era Ares, il dio della guerra. Ares avvelenò il cuore degli uomini con gelosia e sospetto, volgendoli l'uno contro l'altro. E la guerra devastò la terra.
Così gli dèi crearono noi, le amazzoni, per influenzare il cuore degli uomini con l'amore e riportare la pace sulla terra. E per un breve periodo, ci fu la pace.
Ma non durò a lungo. Tua madre, la regina delle amazzoni, guidò una rivoltà che ci liberò tutte dalla schiavitù. Quando Zeus guidò gli dèi in nostra difesa, Ares li uccise. Uno ad uno, finché solo lo stesso Zeus rimase. Zeus usò ciò che restava del suo potere per fermare Ares, scagliando un tale colpo che il dio della guerra fu costretto a ritirarsi. Ma Zeus sapeva che Ares un giorno sarebbe potuto tornare a finire la sua missione. Una guerra senza fine in cui il genere umano da ultimo avrebbe distrutto se stesso  e noi, con esso. Così Zeus ci lasciò un'arma. Un'arma abbastanza potente da uccidere un dio. Con il suo ultimo respiro Zeus creè quest'isola - temiscira - dove nasconderci dal mondo esterno. Un posto dove Ares non potesse trovarci. E da allora tutto fu quiete"

Come vorrei che Lucrezia, il mio amore più grande, la mia più grande realizzata tragedia vivente - tornasse per raccontarmi questa storia.
E alla fine un bacio, come solo lei.
Davvero quel che resta delle favole è prossimo alla morte del post moderno - seppur cinematografico - neo liberista?
Si faccia qualcosa, si scagli ora la prima pietra.

4 commenti:

  1. Neanche io conoscevo la Coffa, anche se nato nella stessa regione. E' stato solo un caso che ho conosciuto la sua biografia e la sua poesia. Molto bella la poesia della Pozzi, poetessa che sto conoscendo grazie a te.

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  2. Ciao, grazie per essere passata dal mio blog di Iobloggo. Ho anche un altro blog gemello qui su Blogger, se vuoi passare. Io spero che le favole non muoiano mai. Saluti.

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    1. passato sul tuo blog :) ora sono un po' maschio e un po' femmina grazie al tuo commento. sarà a causa delle favole? :)

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