giovedì 13 settembre 2018

Signorina Else

Voglio dedicare questo post alla figlia di Arthur Schnitzler - Lili - suicida a 19 anni nel 1928, due anni dopo la pubblicazione del racconto signorina Else. 
Non conoscevo Schnitzler. Per caso ho acquistato l'audiolibro letto da Alba Rohrwacher che già avevo ascoltato recitare Il buio oltre la siepe e l'eleganza del riccio (in coppia con Anna Bonaiuto).
Amo la voce di Alba Rohrwacher. Questo per sottolineare il mio amore per le storie raccontate. Per gli audiolibri che in Italia - ma solo in Italia - sono perlopiù odiati o mal tollerati. Mi riservo di esaminare le ragioni di tale odio in un altro post. Perché amo gli audiolibri? Semplicemente perché ricordo le favole lette da mia nonna. Oggi pochi bambini - e adulti - possono permettersi qualcuno capace di raccontare loro una storia. Capacità e desiderio. Noi italiani abbiamo i migliori doppiatori cinematografici. E potrete sicuro apprezzare certe letture, posto l'inciampo del cuore, della mente e della vita che scorre.
E' sempre possibile abbinare l'ascolto con la lettura del testo da cui l'audiolibro è stato creato (ci avete mai pensato?).
"[...] Dove vado? Cosa mi sta accadendo? Calano le tenebre. Com'è bella,com'è quieta quest'ora! Più nessuno in giro. Sono tutti a tavola. Telepatia? No,non è telepatia. Ho sentito il gong poco fa. Dov'è Else? , si starà chiedendo Paul. Se non mi vedono puntuale all'entrée, si allarmeranno. Mi faranno chiamare in camera. Cos'è accaduto ad Else? E' sempre così puntuale. Anche i due signori presso la finestra si chiederanno dov'è mai finita la bella fanciulla dai capelli biondi coi firflessi di fiamma. E Herr von Dorsday avrà paura. E' un vile, non c'è dubbio. Non si agiti, Herr von Dorsay,non le capiterà nulla. Lei mi disgusta. Basterebbe una sola parola e lei,domani sera,sarebbe un cadavere. Se mi confidassi con Paul,la sfiderebbe a duello. Ma io le faccio grazia della vita, Herr von Dorsday. [...] Chi mi piangerà quando sarò morta? Oh, come vorrei essere morta! La camera ardente nel salone, le candele che ardono. Dodici lunghe candele. E il carro funebre già in attesa di sotto. Con la gente che si accalca all'ingresso. Quanti anni aveva? Solo diciannove? Possibile? Pensi..suo padre è in carcere. Perché si è uccisa?Si era innamorata di un tipo poco raccomandabile. Ma cosa dice mai? Era incinta. No, è precipitata dal Cimone. E' stata una disgrazia. Buon giorno, Herr von Dorsday, anche lei vuole rendere gli estremi onori alla piccola Else? [...]"
Esistono diverse traduzioni del testo ma io amo particolarmente quella di Enrico Groppali.
Il testo è ideale per il teatro. Numerose sono le disposizioni teatrali.
Credo di poter condividere certi sentimenti di Else. Ma dove ho messo il mio Veronal? E sia.

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