martedì 6 novembre 2018

perduto e ritrovato con gli interessi


Avevo smarrito il volume delle opere di Camus della Bompiani. Questa collana non esiste più. E in particolare questo volume è praticamente introvabile.
Pubblicato intorno ai primi anni del nuovissimo secolo (quale?) e pagato la cifra irrisoria di quindici euro e ventiquattro centesimi (ma perché anche ventiquattro centesimi?) per un totale di quasi millequattrocento pagine sottilissime.
Con questo volume in mano ho inchiodato diversi (presunti) intellettuali alle prese con conferenze celebrativo-criticose su Camus. Perché troppo spesso si pretende di parlare senza sapere. E quando si ha sotto mano praticamente l'intera opera di un autore, la controcritica può risultare - simultanare - chiara e piana. E feroce.
Il volume contiene il rovescio e il diritto,nozze,lo straniero,il mito di sisifo,lettera ad un amico tedesco,la peste,l'uomo in rivolta,l'estate,la caduta,l'esilio e il regno,discorsi di svezia.
E quasi per caso, in una cartolibreria dietro casa, come fondo di magazzino cosa scopro? Un altro pezzo interessante. Il primo volume delle opere di Antoine de saint-exupery (presente il piccolo principe?) contentente in particolare articoli,reportage,prefazioni,taccuini e corrispondenza. E di nuovo per quindici euro e ventiquattro centesimi, millecentoventi pagine.
Sul blog presto criticherò l'opera di Camus. Ho letto la peste e francamente non sono rimasto soddisfatto. Certo la lettura è pienamente sufficiente. Ma per un premio nobel non basta. Ma questa è altra storia e andrà raccontata un'altra volta.


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