lunedì 2 aprile 2012

Termiti

Torno ad aggiornare il blog dopo tanto tempo. Cito un testo introduttivo di antropologia di Vincenzo Matera, antropologia in sette parole chiave.

"[...] L'Homo sapiens è la creatura,unica,che produce senso. Lo fa,come scrive l'antropologo svedese Ulf Hannerz,attraverso l'esperienza,l'interpretazione,la contemplazione,l'immaginazione, e non può vivere senza queste attività (Hannerz,1998). Gli uomini vivono dunque in un mondo (o ambiente) che loro stessi hanno costruito attribuendo ininterrottamente significati alle cose di cui fanno esperienza:per esempio,gli eventi e le esigenze derivanti dalla natura biologica dell'uomo,la nascita,la morte,il bisogno di cibo,la necessità di procreare,la necessità di protezione, sono sì eventi naturali,cioè determinati dal fatto che l'uomo è un organismo animale,che nasce,muore,deve mangiare,dormire ecc., ma sono anche rivestiti di un significato culturale. Per fare ancora un esempio, per noi (italiani,europei,occidentali) le termiti nono sono un cibo,non ci sogneremmo mai di mangiarne a prescindere dal loro apporto calorico (sufficiente a mantenerci in ottima salute) e dal loro sapore (molto apprezzato da altri popoli in altri luoghi), e coloro che se ne cibano ci appaiono come dei disgustosi selvaggi. Perché? Perché l'atto naturale di mangiare (procurarsi l'energia necessaria per tenersi in vita) è rivestito di un significato culturale, il che fa sì che solo alcuni,fra tutti i possibili cibi,siano considerati tali e non altri. Ciò accade per tutti i molteplici aspetti dell'esistenza umana,noti come costanti antropologiche,cioè elementi comuni a tutti gli esseri umani,fatti che assumono significati diversi e problemi che trovano soluzioni diverse nelle differenti epoche storiche e nell'ambito di differenti società. Dunque, mentre tutti gli altri animali sono immersi in una relazione diretta con il loro ambiente,determinata da programmi comportamentali rigidi,tanto che si può parlare per ciascuna specie di un ambiente appropriato al di fuori del quale le possibilità di sopravvivenza della specie stessa sono scarse o nulle,nel caso dell'uomo tutto ciò vale in misura molto più ridotta. A differenza degli altri mammiferi superiori,egli non ha alcun ambiente proprio alla sua specie,viceversa,la relazione dell'uomo col suo ambiente è caratterizzata dall'apertura di fronte al mondo (Gehlen,1983;Berger e Luckmann,1969)"

Devo gustarmi anche io un bel piatto nutriente di termiti. Vi farò sapere.

2 commenti:

  1. wow che aggiornamento! No, nn l'ho certo letto tutto =D
    Ma abbi pietà di una stolida mente...gg totalmente in riposo...

    Vogliamo sapere come ti va la vita...la tua vita! urge gossip :)

    lu-astudiosa

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  2. la vita va bene quando siamo insieme perché ci vogliamo bene davvero...per il resto..potrebbe andare meglio..ma anche peggio...quindi parità, se la parità ha un senso, anche minuto.

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