giovedì 5 settembre 2013

io e azzurropillin

Scartabellando la blogosfera sono incappato in azzurropillin. Così, spulciandone il blog ho scoperto che la nostra azzurropillin (un neologismo psicologico cromatico?) ha un compagno che è un matematico  -anzi un logico, complice il termine forcing infilzato in mezzo agli altri lemmi turgido emotivi. E sì, l'esperienza mi ha tante volte confermato l'odio letterario (statisticamente femminile, non so dire il perché) verso la matematica decente. La nostra paladina autocolorata (l'azzurro del cielo mi sovviene qui ricco di certi accusativi, giuridici pure, senza nulla togliere al sugo della storia) è infatti una letterata, impaziente compulsiva in senso editoriale. Come è dunque possibile che un letterato e un matematico possano convivere? Sesso e amore a parte, s'intenda. Così è iniziata l'indagine del di lei blog alla ricerca di risposte  - potrei promuovere azzurropillin ad aggettivo dimostrativo con certa licenza spavalda, s'intenda il rigor giusto -  scovando (cos'è infine? - aiutami un po' tu gesualdo) indizi e pruriti (le pulci dell'incoscienza?) financo d'un possibile orizzonte psicanalitico (e vista l'esperienza maturata, s'impone al sottoscritto una laurea ad honorem). Scopro rapidamente che la nostra coloratissima ha amato la matematica scolastica; peccato però che tale matematica non sia matematica e qui ritorna il consiglio al matematico: glielo hai mai detto? gliene hai mai parlato? Ovviamente no. Si ricordano i miei lettori della coppia André Weil - Simone Weil? Il primo fanatico matematico fondatore (insieme ad altri) della setta il cui nome è bourbaki (da cui bourbakismo - pessima ideologia); la seconda - sorellina - filosofa finita male. Restano i suoi quaderni e le sue lezioni. E menomale, si dirà. Niente affatto. E pensare che tanti matematici sono finiti scrittori. Andiamo oltre. Scartabello ancora e trovo tal "childfree - sono un mostro non voglio avere figli". Apriti cielo..non odierà mica la mia specie? (i bambini cresciuti in altezza ma ancora capaci di distinguere i grandi cattivelli). S'impone una lettura dell'opera. In un prossimo post discuterò del contenuto. Per ora vi basti il riassunto. Anzi l'aforisma. Non ha senso fare bambini oggi, visti i tempi. Sono d'accordo. Ma alcune uscite mi rattistano un poco: il di lei dichiarato sguardo cinico e triste sulle cose e sul mondo; il di lei sviluppato senso del pudore con relativa confort zone ad ampio raggio, con conseguente argomento censorio anti gravidanza. Mi chiedo quale atteggiamento abbia la nostra azzurrina con i bambini di otto anni, ad esempio con la mia amica nicole. Si spazientirebbe? Non è dato sapere. Mi sovviene un altro interrogativo: non sarà questa ossessione gravida - m'è scappato il doppio senso - delle conseguenze della di lei dichiarata infanzia difficile? Personalmente non avrò figli se non avrò almeno cinque milioni di euro in banca (e potrei anche riuscire nell'impresa, ma questa è un'altra storia e la si dovrà raccontare un'altra volta). Chiudo qui la prima parte inaugurando la categoria io e azzurropillin. A presto e scusate se non s'è fatto apposta.

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