giovedì 12 settembre 2013

odio zuccherino

La blogosfera non smette di stupirmi. Lo ammetto, alle volte rimango letteralmente senza parole. Salvo poi scrivere un post adeguato al rinfrancarsi del mio spirito. La mia infinita curiosità di bambino che non ha dimenticato questa volta s'è imbattuta in questo originalissimo zucchero sintattico (alessandrobianchi.blogspot.it). Vediamo un po' di esaminare il tasso di glucosio con l'aiuto di una concorrente dose d'insulina. Cito testualmente:

"Che non potevo stare simpatico a tutti l'ho intuito durante le scuole medie, quando mi odiavano tutti.

Ne ho la conferma anche oggi, quando mi capita di odiare tutti." 

Questa è una provocazione assai poco originale. Ci avevano già pensato wilde,stirner,nietzsche per intenderci. Però è interessante vedersela sempre riproporre rimaneggiata,originalizzata e quant'altro.

"1. L'odio è il motore dell'evoluzione. Se finora avete pensato che sia l'amore a creare la vita, beh, scordatevelo. È il conflitto che genera le situazioni non banali e che aggiunge il sale alle nostre giornate, ed è sempre il conflitto che ci permette di crescere e sviluppare un senso critico. Non so se purtroppo o se per fortuna, ma ci evolviamo grazie all'odio. Tutto il resto sono sentimenti accessori eventualmente gradevoli."

Questo è un paralogismo emotivo, ovvero un'argomentazione paralogica che si sostiene facendo leva sui sentimenti, praticamente come il marketing. E' un esercizio per i miei lettori capire dove stia l'errore. Per non farvi pensare troppo - o troppo poco - vi lascio un suggerimento decisivo: l'odio è un sentimento, ovvero un'emozione al pari dei "[...] sentimenti accessori eventualmente gradevoli". In questo senso non può costituire né un mezzo né un fine per una decisiva evoluzione; in definitiva non è neppure in sé passibile di alcuna categoria etica. Ma come sentimento espresso, è perfetto per arrecare sofferenza.
Che il nostro glucide sintattico nutra un gran desiderio di maschio alfa? Attenzione, gli idoli vanno e vengono e con essi i maschi alfa. Compreso quel mariano di vaio di cui al post precedente.

"2. L'odio è il motore di ogni storia interessante. Poniamo che tutti ci stiamo simpatici - ipotesi plausibile se si assume perlomeno l'inesistenza di tutta la famiglia Ghedini - poniamo che ci stiamo tutti simpatici, dicevo: ecco, in questo caso non esisterebbe proprio il concetto di simpatia. Probabilmente non riusciremmo nemmeno a immaginarci come sarebbero la simpatia e l'antipatia. Ne consegue che ci sarebbero tutta una serie di sceneggiatori disoccupati, che non avrebbero potuto scrivere i film che si basano sulla contrapposizione tra personaggi buoni e cattivi, quindi praticamente tutti, e anche se questo ci avrebbe risparmiato dalle interpretazioni di Nicolas Cage sarebbe davvero brutto un mondo senza film."

Se bene interpreto, ironia a parte, l'idea è quella di utilizzare (impropriamente) la doppia negazione. Io sono bello se e solo se almeno un individuo non è bello (o simpatico, o vattelapesca). Quindi siccome voglio essere bello, devo riconoscere che qualcuno non lo è. Chiaro il concetto? Se non dovessi confrontarmi con i miei studenti in classe, mi farei quattro risate e morta lì. 

"Infine, mi preme ricordarvi che l'odio è anche il motore di questo blog, che non esisterebbe se io non fossi così oscenamente antipatico da dover criticare e giudicare e sparare pretenziose sentenze su praticamente tutto, ma siccome poi mi leggete, se volete questo blog abbiamo bisogno di qualcuno che mi stia antipatico. A proposito, se volete starmi proprio simpaticissimi, ricordatevi che potete votarmi come Mister Internet ai #MIA13. Ecco, l'ho detto."

Va bene dai, tutte queste menate per invitarci a cliccare il mister internet. Tuttavia non ho speso tempo per riferire semplicemente le solite uscite narcisistiche stile maria de filippi. Due cose mi preoccupano un po'. La prima è il tag categorico che accompagna il post: riflessioni di una mente confusa. Pazienza. Ma c'è qualcosa di più disturbante. C'è un commento che recita:

"On 10 settembre 2013 13:37 , Pipkin ha detto...

Ahah, non ci avevo pensato, ma è davvero così! W l'odio"

Pipkin risponde al nome di http://pipkin.wordpress.com/ ; se avrò tempo e voglia passerò a fargli visita.
Per ora mi limito a sottolineare quanto l'odio sia sostanzialmente un sentimento confuso in un mondo post moderno che non distingue più tra un'offesa e un'opinione; tra un intorto ad una ragazza ed una violenza sessuale. In definitiva, l'odio è divenuto un sentimento da reality. Salvo poi rientrare di prepotenza, dopo una crisi alcolica o tossica, sulla scena del reale quotidiano. Cosa dovrei dire ai miei studenti? Fatevi due risate e beviamoci su? Ho ancora un po' di tempo per pensarci. E sia.



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