martedì 13 agosto 2013

curare i gay?

Ancora un adolescente si suicida perché osteggiato nella sua scelta di genere sessuale, ovvero omosessuale. Ogni volta che leggo questi assurdi accadimenti si consolida l'idea di una scelta politica di genere bisessuale. Non c'è scelta, pena la caduta in un baratro razzista ed omofobo, un odio di genere che consuma le persone incapaci di amare la diversità. Voglio sottolineare come la violenza di genere sia un fenomeno tipicamente religioso (ovvero legato a credenze sottese a ideologie di tipo religioso; non necessariamente cattoliche) se si escludono finalità politiche (ad esempio certi elementi leghisti in parlamento che offendono, apostrfoandoli come "sodomiti", i parlamentari di sinistra ecologia e libertà; ogni riferimento alla cronaca recente è puramente intenzionale..). In attesa del dibattito che ho pianificato con un amico integralista cattolico (dichiaratamente convinto che l'omosessualità sia una malattia) ed un amico vegano ateo (che suppongo moderi l'animata discussione), segnalo il testo che dà il titolo a questo post: curare i gay?  Oltre l'ideologia riparativa. Paolo Rigliano,Jimmy Ciliberto,Federico Ferrari. Raffaello cortina editore, 20 euro.


"Per capire l'attacco portato dai fondamentalisti all'esistenza omosessuale,bisogna tener presente alcune peculiarità che la connotano in modo radicale. Proprio grazie alla strategia di non considerare queste caratteristiche uniche, i terapeuti riparativi rafforzano un sistema di oppressione sociale già esistente, giustificandone i pregiudizi e le minacce di un destino di autodegradazione e di disperazione. Sembrano volere così,da un lato,aumentare in modo subdolo le difficoltà e la vergogna che portano alla dissimulazione e all'autodistruzione. Dall'altro,alimentare un meccanismo d'imputazione della colpa,sia all'interno del soggetto sia nel suo contesto familiare. Soprattutto si prefiggono di impedire ogni visione differente da quella negativa del senso comune e ostacolare, così,la possibilità di esistenze liberate da ogni stigma e impedimento." [Estratto pag 17]

E ancora: “I ragazzi e le ragazze che si scoprono omosessuali, così come le loro famiglie, sono spesso privi di conoscenze e spesso incontrano psicologi che sfruttano questa ignoranza per imporre la loro visione, limitata dalle credenze religiose. Il nostro libro nasce nell’intento di far aprire gli occhi su questo approccio sbagliato, dannoso per il benessere delle persone coinvolte”


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